Non ti abbiamo spartito e neanche viziato.
E che ti amammo è ormai acqua passata.
Io porto in petto la tua bella immagine, Valja,
Aleša invece sul petto se l’è tatuata.
E quel giorno che ci salutammo alla stazione,
Di ricordarti sino alla tomba io promisi.
«Non scorderò mai Valja in vita mia!» dissi.
«Né tanto meno io!» mi rispose Aloša allora.
E adesso decidi per chi di noi è peggio,
E per chi è più triste, raccapezzati un po’!
Lui si porta il tuo profilo tatuato di fuori
E io invece ho l’anima trafitta di dentro.
E quando sto così male da buttarmi a mare -
Ma che queste parole mie non ti offendano! -
Prego Aleša di sbottonarsi la camicia
E guardo te, guardo te per ore intere.
Sì, lo so che diffamare gli amici non sta bene,
Eppure è un fatto che tu mi sei più cara e vicina,
Perché il tatuaggio mio, o diciamo meglio il tuo,
È assai più bello e migliore che non il suo.
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