Il cielo di questo giorno è terso, Ma c’è rombo di armi; Sulla nostra terra rimane il fragore E gli alberi coperti di resina sono tristi. Il fumo e la cenere si levano come croci. Sui tetti non fanno più nidi le cicogne. Le spighe sono di colore ambra, - faremo in tempo? No! Abbiamo seminato invano. Cos’è quel colore ambrato che laggiù brilla? È un incendio che si agita nel campo. Tutti si sono dispersi per le sciagure da ogni parte. Non ci sono più uccelli canterini ma solo corvi! E gli alberi nella polvere - è giunto l’autunno. Chi sapeva cantare ha smesso. L’amore non è per noi, Non è forse vero Che oggi è più necessario l’odio? Il fumo e la cenere si levano come croci. Sui tetti non fanno più nidi le cicogne. Il bosco stormisce, come sempre, di fronde, La terra e l’acqua gemono. Ma non si può stare senza miracoli - Echeggia Il bosco di suoni guerreschi. Tutti sono fuggiti dalle sciagure verso Est, Non ci sono più uccelli canterini, né cicogne. L’aria custodisce suoni diversi, Ma ora non rimane che il rombo, il fragore. Persino lo scalpitio degli zoccoli si attenua, Se qualcuno urlerà lo farà sottovoce. Tutti sono fuggiti dalle sciagure verso Est, E sui tetti non ci sono le cicogne.
© Silvana Aversa. Traduzione, 1992
© Emiliano Poddi. Lettura, 2022