Tu sei partito per un breve periodo, E’ stata una disgrazia, che Dio ce ne scampi, Io sono in viaggio verso est su un treno merci, Alle miniere di Bodajbo. Non piangere, e non mi aspettare, Fai una visita a mia madre, Ebbene, io sputo, su quello che si estrae, Che è l’oro per il paese. Tutto è finito, anche lo sferragliare delle ruote, Tutto è finito, anche le rotaie non ci sono più. Adesso urlo, non ho più lacrime, Le mie lacrime hanno inzuppato la terra. Non mi aspettare, Dio è con te, Io dico che non devi essere triste Solo i ricordi, che Dio non voglia Ancora ci soddisfano. Alla fine, non ho più volontà, E’ finita come una bevanda, Mentre dormo su un letto di assi di legno, Vorrei provare a dimenticare tutto. Qui la foresta è piegata dal vento, Tutto intorno solo neve, E dietro seimila chilometri, E avanti sette anni per ricostruire.
© Emanuele Ricciardi. Traduzione, 2009