Non mi piace la fatalità Della vita non mi stanco, anche quando sono malato. Non mi piace la stagione, Quando non si cantano canzoni allegre. Non mi piace il freddo cinismo, Non credo nell’entusiasmo; Né quando qualcuno parla Voltandomi le spalle. Non mi piace l’ambiguità, O quando la conversazione è interrotta. Non mi piace quando si spara alla schiena E neanche se si spara a bruciapelo. Non mi piace il pettegolezzo, Né l’ago che penetra nella lana, Allo stesso modo, Il ferro che rompe il vetro. Non mi piace la certezza, E’ meglio vivere nel dubbio! Mi dispiace che la parola "onore" è dimenticata, Per l’onore ho perso un occhio. Se il mio volo si interrompe, Nessuna pietà per me e non senza ragione. Non mi piace né la prepotenza né la debolezza, ma solo "mi da Pena" Cristo crocifisso. Non mi piace il pusillanime, Anche se è la vittima principale, Non mi piace quando la mia anima è tormentata, E con odio ci sputano sopra. Non mi piace il bordello televisivo, O quando si si ostentano grosse fortune... E anche se grandi cambiamenti sono imminenti, Non mi piace.
© Emanuele Ricciardi. Traduzione, 2009