Le fosse comuni non hanno mai croci
Né voci di vedove in pianto.
Qualcuno ci porta distratto i suoi fiori,
La fiamma la rianima il canto.
Un tempo più alta sembrava la terra,
La guerra e le lastre di pietra.
Han tolto ad ognuno la sua identità
Qui fusa in un’unione tetra.
E dentro alle fiamme ci vedi, se vuoi,
Un tempio o un carro armato.
O il parlamento, ma il solo a bruciare
È il cuore di ogni soldato.
Le vedove assenti non piangono insieme,
Chi viene è calmo e sereno.
Le fosse comuni non hanno mai croci,
Ma il cuore non brucia di meno.
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