Le fosse comuni non hanno mai croci Né voci di vedove in pianto. Qualcuno ci porta distratto i suoi fiori, La fiamma la rianima il canto. Un tempo più alta sembrava la terra, La guerra e le lastre di pietra. Han tolto ad ognuno la sua identità Qui fusa in un’unione tetra. E dentro alle fiamme ci vedi, se vuoi, Un tempio o un carro armato. O il parlamento, ma il solo a bruciare È il cuore di ogni soldato. Le vedove assenti non piangono insieme, Chi viene è calmo e sereno. Le fosse comuni non hanno mai croci, Ma il cuore non brucia di meno.
© Alessio Lega. Traduzione, 2008
© Alessio Lega. Canto, 2009