Per metà della Terra col mio battaglione
Attraverso la terra scoscesa
E per premio alla fine m’han messo in furgone
E buttato alla soglia di casa
Ho passato la vita a marciare
E mi fermo davanti al portone
A guardare il camino fumare
Che mi ha fatto una strana impressione
La finestra sta trasecolando
La signora ha dischiuso l’imposta
Non mi ha mica abbracciato piangendo
Ma è rientrata e s’è quasi nascosta...
C’è un signore che mi guarda ottuso
Sprofondato nella mia poltrona
E mia moglie al suo fianco in attesa
Ed il cane che si strattona.
Mentre stretta la vita tra i denti
Io scappavo fra le fucilate
Un qualcuno scaldava i mie guanti
E mangiava con le mie posate
Ho marciato sotto gli stivali
Di quel dio della guerra contorto
Che m’ha inflitto ferite mortali
Ed io manco me n’ero accorto.
Col coraggio stretto nei pugni
Ho costretto il dolore in risata
E gli ho detto “Scusate compagni
Ho bussato alla porta sbagliata
Io via auguro un bene infinito
E l’amore e la pace per casa”
Quello lì mi fissava stupito
E chissà se ha capito qualcosa
Poi gemendo la porta è sbattuta
Mentre io ripartivo al mio niente
Solo quella finestra accostata
Mi guardava un po’ colpevolmente.
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