Mao Tse-tung è un vero lazzarone, gli piace frugare sotto le sottane, ma si sente sulla china, cambia la moglie e ruzzola fin nelle braccia di un’attrice di cinema... Lui ha perso la pancia! Lei, la sua diletta, ha del temperamento in eccedenza! Donna di piacere? No, un vulcano! La maestra della rivoluzione culturale. . . . . . . . . . . . . Della sua regina Liu Shao-chi ha spezzato le gambe di cagna. Chi le Massime non legge è un rinnegato e un irriconoscente. Sulle natiche gli si incolla un enorme tazebao. Chi discute gli editti di Mao si trova come nemici la moglie e il compagno Lin Piao. Chi non crede in noi È soltanto un buono a nulla, una canaglia. Chi non crede in noi È soltanto un piagnone e un servo. Il marxismo non è per noi che un abc Marx non ha attraversato lo Jangtze Mao il Cinese ha licenziato l’Ebreo Karl
© Gianni Da Campo. Traduzione, 1990