È solo colpa mia, e adesso piango e gemo eccomi come uno scemo in una profonda carreggiata che altri hanno scavata, e proprio io, che per conto mio mi sceglievo i traguardi da qucsia carreggiata non so più tirarmi fuori. Ha bordi eretti e malsicuri, quetta carreggiata, siano maledetti quelli che l’han scavata. Il termine della mia pazienza è ormai vicino e come un somaro declino: carreggiatarum, carreggiatibus, carreggiatae. Ma dove stanno tutti questi mali? Che bella faccia tosta, dopotutto son normali le condizioni in questa carreggiata: non c’è nessuno che si apposta con gli arpioni per tirarti. di cosa ti lamenti? Se vuoi, puoi andare avanti a tuo piacere, quanto al mangiare e al bere, non hai che domandare in questa buona, piccola carreggiata. Che non è affatto vuota, e l’ho capito in fretta, occorre che ti metta ruota contro ruota e arriverai così là dove tutti vanno. Qualcuno con affanno ha urlato: voglio uscire! E si è messo a questonare, come un idiota, con la carreggiata. E ha consumato nella discussione la sua provvigione di calore umano e ha cosi spezzato le valvole e ogni cuscinetto affondando il letto della carreggiata che si è, per ciò, allargata. Ad un tratto la sua scio sparisce via e l’hanno trancinato, qunel coglione, poveraccio, nel fossato perché non sia d’impaccio a chi lo segue in quetto carreggiata, che altri hanno scavata. Ho i miei problemi anch’io, s’è bloccato l’avviamento, mo questa non è vita, ogni momento una faccenda, occorre che io scenda, occorre che io spinga, ma è il coraggio che mi manca. Speriamo che per tirarmi fuori affiori qualcuno e aspetto invano che qualcheduno mi dia una mano. Questa carreggiata, altri l’han scavata. Vorrei regolare il conto di ruggine e di fango con questa carreggiata che altri hanno scavata, Un sudore gelato mi scende per la schiena, avanzo a malapena su di un’asse e noto che i ruscelli primaverili hanno spianato il ciglio, sono in salvo, finalmente me la sbroglio. I miei pneumatici sputano fango in questa carreggiata che altri hanno scavata. Ehi, voi che mi seguite, seguite il mio esempio e proprio per questo non venitemi dietro. Questa carreggiata, non è una ria maestra, per uscire scavatevi la vostra.
© Sergio Secondiano Sacchi. Traduzione, 1992