La primavera era all’inizio non avevamo ancora incominciato a passeggiare ma già l’anima mi saltava dal petto ecco che due arrivano all’improvviso con la scorta, con la scorta, "Vestiti", mi dicono, "ed esci!" Allora ho supplicato il sergente: "Non portarmi via dalla primavera!" Hanno sudato fino a maggio volevano farmi confessare ecco, ho resistito p er quaranta giorni, ma all’improvviso, come una coltellata a lla schiena hanno preso Caterina e l’investigatore ha avuto la meglio su di me Ho capito, ho capito che sarei affondato almeno dalla finestra fatemi vedere la primavera E poi di nuovo vagoni trasferimenti, trasferimenti e i giunti ferroviari misurano la strada e nel verde fuori dal finestrino betulle e aceri è come se mi dicessero: "Non ci dimenticare!" E i ragazzi mi salutano dall’argine perché mi portano via dalla primavera? Con uno sguardo ho chiesto a Caterina: "Andiamo?" "Meglio di no! " "No, Caterina, senza primavera non ce la faccio più!" E Caterina mi ha detto: "Bene, basta, d’accordo! " E quella notte scappammo nella taiga Con quanto affetto, ci ha abbracciato! Finalmente, eccoti qui, primavera! Ma il secondo giorno hanno scoperto le nostre tracce come cani hanno fiutato il nostro percorso e ci hanno legato piedi e mani come carogne, trascinandoci nel fango Ho capito allora che non avrei mai più sognato che per sempre mi avevano strappato dalla primavera
© Flavio Poltronieri. Traduzione, 2020