Ostinatamente voglio raggiungere il fondo. Il respiro non è più regolare, la pressione sulle orecchie è enorme... Perché sto cercando la profondità? Cos’è che non mi soddisfaceva sulla terra ferma? Là, sulla terra, c’era una casa e un tavolo. Là potevo cantare e potevo sforzarmi fino allo stremo. Là nuotavo pure un pochino, e con difficoltà, Però riuscivo comunque a stare in superficie.                                                                                                                         E io sto affogando consapevolmente E chiamo: “Salvate le nostre anime!” E se io non dovessi farcela, Amici miei, correte via dalla terra ferma! Tornate indietro - ma non ai disastri e alla disperazione, Indietro e in profondità - ma non verso la bara, Indietro: all’acqua, al rifugio sacro, Indietro: nell’utero primordiale. Ecco che l’Holothuria Mi batte sulla spalla, riconoscendo in me un suo simile. E io sputo fuori il tubo E lascio che l’acqua mi riempia i polmoni. Serrate pure le fila ordinate! Tappatevi ancora più forte le orecchie! Io sono andato via da solo - il che non è un dramma Ma tornerò a sollecitare le vostre anime!
© Irina ?. Traduzione, 2015