Io sono andato via dalla causa, da una causa così buona!
Non ho preso niente con me, solo il mio corpo.
Non perché mi è venuto un capriccio - semplicemente è venuta l’ora,
E da dietro la montagna blu, il vento ha portato altre cause, altri impegni.
Noi tante cose le veniamo a sapere dai libri,
Ma la verità viene trasmessa di bocca in bocca:
“Nessuno è profeta nella sua patria
E anche nelle altre patrie i profeti scarseggiano”.
Mi hanno fatto a pezzi, ma io sono felice perché gran parte di quello che mi hanno preso,
tirandomi ognuno dalla sua parte, Io stesso l’avrei donato loro di mia spontanea volontà.
Sto camminando su un pavimento scivoloso, mi strofino i tacchi con la colofonia,
Salgo la scala e raggiungo il solaio.
I profeti non esistono, nemmeno a cercarli col lanternino.
Se ne sono andati sia Maometto che Zarathustra.
Nessuno è profeta nella sua patria
E anche nelle altre patrie i profeti scarseggiano.
E laggiù dicono, non so se con buone o con cattive intenzioni:
“Ha fatto bene a togliersi dai piedi - senza di lui la causa è migliorata!”
Con le unghie sto strappando via la ragnatela che si è accumulata sulle immagini sacre in un angolo.
Cerco di fare in fretta perché dietro la casa stanno già sellando i cavalli.
E mi è apparso un viso, io mi sono girato verso di lui
E lui mi ha confidato, con luminosa tristezza:
“Nessuno è profeta nella sua patria
E anche nelle altre patrie i profeti scarseggiano”.
Io volo in sella, divento una cosa sola con un cavallo, il mio corpo aderisce al suo in modo perfetto,
Il cavallo cadrà sotto il mio peso, ma io ormai mi sono lasciato andare.
Me ne sono andato dalla causa, da una causa così buona!
Da dietro la montagna blu, il vento ha portato altre cause, altri impegni.
Sto cavalcando - le spighe scricchiolano sotto il cavallo
Ma sento chiarissimo, attraverso lo scricchiolio:
“Nessuno è profeta nella sua patria
E anche nelle altre patrie i profeti scarseggiano”.
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