Ti amo in questo istante
Non di nascosto, ma sbandierandolo davanti a tutti.
Sto bruciando nei tuoi raggi non “dopo” e non “prima”.
Piangendo o ridendo, Ma io amo adesso
E nel passato non voglio, e nel futuro - non so.
In passato io “ho amato”
Con una tristezza più triste delle tombe stesse.
Tutto ciò che era tenero in me, era senza ali, era impastoiato.
Anche se il poeta dei poeti diceva:
“Io vi ho amata e può darsi che l’amore ancora...”
In questo modo si parla di qualcosa di abbandonato, di sfiorito -
E si sente la pietà e l’indulgenza
Come verso un re spodestato dal trono.
Si sente un rimpianto per qualcosa che se n’è andato.
Si sente una brama, un’aspirazione Che non ha più dentro lo slancio né l’impetuosità,
Si sente una specie di sfiducia verso l’“Io amo”.
Ti amo ora,
Senza promesse, abbi fede!
Il mio secolo va in scena adesso - non mi taglierò le vene!
Adesso... in questo istante... ora
Ma non respiro il passato e non sogno il futuro.
Verrò da te a piedi o nuotando,
Verrò a qualsiasi costo!
Con le catene ai piedi e con pesi impossibili da reggere.
Cerca solo di non fare l’errore di costringermi
Ad aggiungere, dopo “ti amo”, anche che “ti amerò”.
C’è un’amarezza in questo “amerò”, anche se potrebbe sembrare strano,
Una firma contraffatta, una tarlatura,
Un buco in cui ritirarsi, una misura provvidenziale,
Un veleno incolore proprio sul fondo del bicchiere.
Ed è come uno schiaffo al presente -
Un dubbio che “io amo” adesso.
Sto guardando il sogno francese
Con la sua abbondanza dei tempi.
Dove un futuro risulta diverso, e anche il passato offre schemi differenti.
Sono stato portato alla gogna,
Sono stato sfidato a un duello linguistico.
Ah, il divario tra le lingue!
Altro che una situazione, è un collasso!
Ma insieme noi due cercheremo e troveremo una soluzione.
Ti amo anche nei tempi composti -
Anche nel futuro e nel passato presente.
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