Perché niente è come prima? Apparentemente è tutto come sempre: Lo stesso cielo - ancora azzurro, Lo stesso bosco, la stessa aria e la stessa acqua, Solo che lui non è tornato dalla battaglia. E adesso come faccio a capire, chi di noi due avesse ragione, Nelle nostre infinite discussioni, nel tempo rubato al sonno e al riposo? Ho iniziato a sentire la sua mancanza soltanto ora, Quando non è più tornato dalla battaglia. Lui taceva a sproposito e cantava stonato, E quando parlava, usciva sempre dal seminato. Lui non mi lasciava dormire, lui si alzava all’alba, E ieri non è tornato dalla battaglia. Adesso si sente tanto vuoto, ma non è questo il punto. è che di colpo mi sono reso conto che eravamo in due. E per me è come se il vento avesse spento un falò, Quando lui non è tornato dalla battaglia. è come se ora la primavera fosse evasa di prigione. E io, sovrappensiero, l’ho perfino chiamato: “Eh, amico, dammi da fumare!”. Ma in risposta c’è solo il silenzio: Lui ieri non è tornato dalla battaglia. I nostri caduti non ci lasceranno da soli nello sfacelo, Loro vegliano su di noi. Il cielo si specchia nel bosco, come se fosse acqua, E gli alberi svettano azzurrati. C’era posto a sufficienza per tutti e due, qui nel rifugio interrato, Spartivamo lo spazio e spartivamo pure il tempo. Ora è tutto per me, soltanto per me. Solo che ho la sensazione Di essere io colui che non è tornato dalla battaglia.
© Irina ?. Traduzione, 2015