Ho un attacco di dipsomania per la solitudine -
Di notte sento delle voci ...
Sento che all’improvviso mi chiamano con il patronimico1.
Guardo... e vedo un diavoletto... ma pensa che roba!
Il diavoletto mi fa le boccacce e sbatte le palpebre,
E io gli dico sottovoce:
“Io, fratello, ho bevuto il cognac fino al colmo!
Beh, tu, probabilmente, preferisci l’alcol denaturato...
Senti, diavolino - diavoletto - diavolettino - diavolaccio,
Siediti con me - mi farà molto piacere...
Perbacco, non sarai mica un codardo?!
Scendi dalla mia spalla, altrimenti mi farò il segno della croce!”
Il diavoletto dice che conosce Borisov -
Il nostro amministratore di condominio alcolizzato.
Il diavoletto mangia il pane a due ganasce
E non fa lo schizzinoso nemmeno con il cognac.
Il cognac è finito, ma si può rimediare,
Andremo alle tre stazioni2 e ci riforniremo.
Mi sento stanco, perciò il mio diavoletto va da solo alle tre stazioni...
Mi sveglio, ed ecco che c’è di nuovo il diavoletto... ho paura:
Sono io che lo vedo di nuovo nelle mie allucinazioni
Oppure sono io che appaio a lui?
Il diavoletto bestemmia e poi
Prova a baciarmi, scodinzola.
Mi fa ridere a crepapelle.
Gli chiedo: “Ma lì, da voi, all’inferno,
Com’è l’atteggiamento verso i nostri alcolisti?
è vero che vengono fritti nell’alcol?”
Il diavoletto bestemmia ancora e dice:
“Nemmeno lì le autorità sono a posto!”
... è finito tutto, la stanza è diventata più chiara.
Io penso di aiutare il diavoletto a curare la sindrome del dopo - sbornia,
Ma il diavoletto è scomparso come se fosse stato risucchiato da un vortice...
Io continuo ad aspettare che torni di nuovo...
Non è che io sia pazzo o cosa,
Ma sto meglio con il diavolo che con me stesso.
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