Mi si irrigidiscono gli zigomi, dal rancore Mi sembra, già da un bel po’ di anni, Che dove mi trovo io - la vita passi, Mentre dove io non ci sono - scorra alla grande. E la sindrome persiste, ora ho cominciato A sentire ogni giorno delle voci incattivite: “Dove sei tu - c’è solo l’ossessione, Mentre dove tu non ci sei - è pieno di miracoli. Stai soltanto temporeggiando, stai soltanto cercando di raggiungere, Menti e hai paura di non fare in tempo. Ridi meno di prima e, sai una cosa? Hai cominciato a disimparare a cantare! Le tue risorse si stanno sciogliendo come il fumo. E tu stesso stai buttando via tutto. Ma perché?! Tanto dove stai tu - non si vola, Mentre dove tu non ci sei - ci si libra beatamente in aria”. Io gli do ascolto, ululo, abbaio, Ma comunque, volendo bene ai miei amici, Non smetto di provocare i nemici, Con me stesso in fuga da me stesso. Vivo, senza aspettare il miracolo, Ma le vene si gonfiano dalla vergogna. E ogni volta vorrei scappare da qui Per finire da qualche parte, di là... Anche se provassi a cantare, a recitare a macchinetta ogni cosa, Anche se mi mostrassi nudo a tutti - Non servirebbe a niente, qui la vita è da vegetali, è squallida, Mentre di là, da qualche parte, è così giusta, è così diversa! Sono stato fortunato, la Terra stava girando E, acchiappando al volo tre cambi di biancheria, Ecco, che salto di là, come un fulmine... Ma... immediatamente sento la voglia di tornare indietro, da dove sono venuto.
© Irina ?. Traduzione, 2015