Era una tempesta - le funi strappavano la pelle dalle mani,
E la catena dell’ancora urlava come se fosse il diavolo.
Il vento cantava una canzone rude - e ad un tratto
è risuonata una voce: “Uomo in mare!”
E subito: “Indietro tutta! Fermi i motori!
Scialuppe in acqua! Aiutare,
Tirar fuori quel figlio di buona donna
O, eventualmente, quella figlia di buona donna!”
Ho rimpianto di essere condannato a camminare
Sulla terra ferma: qui non posso contare sugli aiuti.
Nessuno correrà a salvarmi,
Nessuno proclamerà lo stato di allarme scialuppe.
Diranno invece: “Avanti tutta! Vento in poppa!
Arriveremo in porto all’orario prestabilito.
Se l’è andata a cercare, quel figlio di buona donna,
Dunque, che ora se la cavi da solo!”
E la mia nave si allontanerà da me.
Possibile che la gente su di essa appartenga ad una categoria superiore?
La vedetta guarda solo davanti a sé,
E non vede che un uomo è caduto fuori bordo!
Io vedo: altre navi mi passano accanto,
C’è un porto accogliente che le sta aspettando.
Figuriamoci in quanti potrebbero cadere
Fuori bordo, dalla strada maestra.
Che le correnti mi portino in mare e lì
Il vento scorre su e giù per la scala.
Il capitano manderà una scialuppa a prendermi
E io finalmente avrò il suolo sotto i piedi.
I soccorritori mi agganceranno tramite i vestiti
(Perciò cadere vestiti dà una chance in più!)
Mi attaccherò al bordo della scialuppa,
Scialuppa - speranza, con una stretta di ferro.
Ecco che sono di nuovo a bordo, la rotta è la stessa, la via è la stessa.
Mi stanno tendendo le mani, le anime, le sigarette.
E sono sicuro che se dovesse succedere qualcosa,
I marinai mi lancerebbero un salvagente.
è vero che qui si esagera con le oscillazioni
E durante le tempeste c’è tanto lavoro da non poter nemmeno tirare un sospiro,
Però non lasceranno mai affogare
Un uomo precipitato fuori bordo!
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