Voi non mi crederete e semplicemente non capirete - Nel Cosmo è più spaventoso che nell’inferno di Dante! Ci stiamo trascinando attraverso lo spazio/tempo sulla nostra navicella, Come se scendessimo da una montagna sul nostro didietro. Dalla Terra a Beta ci sono otto dion, Mentre il tempo per raggiungere il pianeta Epsilon, Evitiamo di contarlo, per non impazzire. L’Eternità e la malinconia - ma in che casino siamo finiti! Stiamo recitando a memoria i versi di Kipling, E intorno a noi c’è l’oscurità cosmica. Sulla Terra leggevamo nei romanzi di fantascienza Delle possibilità di incontrare un essere alieno. Sulla Terra abbiamo dimenticato dieci comandamenti stracciati, E qualsiasi incontro con il prossimo non ci fa né caldo né freddo! Dalla Terra a Beta ci sono otto dion, Mentre il tempo per raggiungere il pianeta Epsilon, Evitiamo di contarlo, per non impazzire. L’Eternità e la malinconia - sono dei giocattoli per noi! Stiamo recitando a memoria i versi di Puskin, E intorno a noi c’è l’oscurità cosmica. Siamo stati vaccinati contro le lacrime e contro i sogni a buon mercato, Contro le brutte malattie e gli animali rabbiosi. Dal Cosmo ce ne infischiamo delle esplosioni di tutte le supernove, Sulla Terra abbiamo visto robe più forti! Dalla Terra a Beta ci sono otto dion, Mentre il tempo per raggiungere il pianeta Epsilon, Evitiamo di contarlo, per non impazzire. L’Eternità e la malinconia - ma in che casino siamo finiti! Stiamo recitando a memoria i versi di Kipling, E intorno a noi c’è l’oscurità cosmica.                     Non vedremo mai più la familiare volta del cielo terrestre, Se hanno ragione quegli eccentrici degli scienziati. Perché, quando torneremo, secondo le loro leggi, Sulla Terra saranno passati settecento secoli. Ecco perché c’è da ridere - Sulla Terra non c’è più niente di cui avere paura! Sulla Terra non ci sono più né prigioni né palazzi! Contavamo su Dio, poverino, Ma ora abbiamo scoperto che lui non c’è - Ora e sempre, e nei secoli dei secoli!
© Irina ?. Traduzione, 2016