In Asia o forse in Europa
è nata la febbre,
Ora perfino all’opera
Tossiscono con una tosse violenta.
Non si capisce qual è la causa del tremore: è la paura? è l’influenza?
Gli strumenti a fiato soffiano ognuno per conto suo, gli strumenti a corda rugliano,
Il direttore d’orchestra è scosso dalla tosse, i tenori sono diventati rauchi,
I baritoni si sono messi a bere, i bassi sono in silenzio.
Prima all’opera
Andava tutto liscio, con giudizio,
E almeno il coro veniva applaudito,
E adesso chi applaudire?!
Il mezzosoprano non prende le note alte,
Quello del soprano di coloratura non è un belcanto, ma delirio,
I prezzi sono andati giù drasticamente - al rublo per posto,
Insomma, tutto è crollato e ha smesso di funzionare.
All’opera stanno soffiando gli spifferi,
Buttano a terra,
Come un vento-venticello
In un campo aperto.
Le parti sono state interpretate, le canzoni sono state cantate,
Lo spartito si è ristretto, i riflettori si sono spenti.
Le arie sono crollate, i duetti si sono separati,
La voce del baritono è senza velluto, quella del basso è senza metallo.
Qualsiasi cosa tu faccia - sarà tutto vecchio,
La sala è vuota ed echeggiante.
Dalla voce del tenore
L’argento è colato via.
Il tenore nell’aria di Lensky1 ha urlato: "Bada!",
Sarà stato ubriaco fradicio? Sarà andato fuori di testa?
E il tetro basso profondo
Per poco non ha fustigato a morte con le corde il direttore Vilkin.
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