Ecco, è scomparso il tremore dalle mani, E adesso - lassù! Ecco, è precipitata la paura nell’abisso, Ora - per sempre, Non ci son ragioni per fermarsi - Vado avanti, scivolando... E al mondo non c’è nessuna vetta, Che non si possa conquistare! Tra i sentieri non praticati, Uno - purché sia il mio, Tra i confini non conquistati, Uno - oltre di me! E i nomi di coloro che son caduti Sono occultati dalle nevi... Tra le strade non percorse Una - la mia! Qui tutto il pendio è ricoperto Dall’azzurro riflesso dei ghiacci, E il segreto delle tracce di sconosciuti Il granito custodisce... E io guardo dentro il mio sogno, Al di sopra delle teste, E con devozione credo nella purezza Delle nevi e delle parole! E passerà pure molto tempo, Ma io non dimenticherò, Come qui mi riuscì Di uccidere il dubbio dentro di me. Quel giorno mi sussurrava l’acqua: Fortuna - sempre!... Ma il giorno... che giorno era allora? Ah sì - mercoledì!...
© Stefano Fronteddu. Traduzione, 2010