Hai occhi come un coltello, quando guardi diritto dimentico chi sono e dove abito e se guardi di traverso come se tagliassi il mio cuore con una scure fredda e tagliente. Sono sano, a che pro nasconderlo! Posso addirittura piegare le monetine1, Non è molto che ho ucciso con una testata un toro; ma vivere con te2 non è piegare un ferro di cavallo e per ammazzarti mi manca la forza morale! Ricordi forse una sola volta, in cui sono scappato di casa? E ora dimmi, quando ti stancherai di andartene in giro3 Torno dal garage, stanco morto4 e corro a cercarti per la città. Non mi reggo più sui miei piedi, mi sono comprato una bicicletta per alleviare le mie sofferenze, ma sono andato a sbattere contro un camion ribaltabile e sono andato a finire allo Sklifosovskij5 e non sei neppure venuta a farmi visita! E il chirurgo, un attempato vecchietto afflosciato e quasi disperato ha cucito per sei giorni di seguito le mie ferite. E quando è finita l'anestesia, mi ha fatto un male cane : e per chi, poi, ho rischiato la mia vita? Aspetta a gioire, vipera, tra poco mi dimettono! Mi vendicherò senza pietà e dico sul serio: affilerò per bene il rasoio e ti raserò a zero.
1 nel testo "pjataki" = moneta da 5 copeche.
2 lett. "ingannare la vita con te".
3 "andare a passeggio" colloquiale per "tradire".
4 lett. "mi metto la lingua dietro la spalla".
5 noto ospedale di Mosca.
 
© ?. Traduzione, 2016